Lavorare in Cambogia

 

L’approfondimento in 30 secondi:

Lavorare in Cambogia: le cose non dette e da sapere.
Se siete operatori NGO o se lavorate nel privato, la percezione di cosa sia lavorare in Cambogia, cambiera’ sentitamente. In questa prima parte dell’articolo di approfondimento, ci riferiamo al settore privato e, in particolare, a cosa sia lavorare oggi a Phnom Penh. Per molti settori, non solo private, al dire di molti Italiani residenti, una vera giungla.
Un contesto difficile dove il crescente costo della vita, la pressione per i risultati e l’inevitabile arrampicamento sociale generato dal desiderio di accedere a status symbol materiali e costosi, sta creando ambienti lavorativi tossici e tutt’altro che sereni, anche qui nel Regno delle Meraviglie…

 

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Approfondimento a cura di Monica Costa, Professionista Italiana del Marketing e della Comunicazione, residente in Sud Est Asiatico dal 2012.

Questo approfondimento non vuole scoraggiare investimenti nel territorio o professionisti interessati a trasferirsi in Cambogia. Invece e’ finalizzato a dire con trasparenza qual’e’ la reale difficolta’ a lavorare con la popolazione locale, mettendovi davanti i fatti come stanno, senza vendere l’inserimento facile che altre realta’ stanno promuovendo. Se si conoscono le problematiche esistenti, si puo’ arrivare pronti ed evitare difficolta’ successive.

Non si puo’ conoscere veramente la natura e il carattere di un essere umano fintanto che non lo si vede gestire il potere.
[ Cit. Sofocle ]

Lavorare in Cambodia: non tutto cio’ che luccica e’ oro…

 

  1. Com’era prima
    In anni che ormai furono, lavorare in Cambogia era un’esperienza divertente e valorizzante. Per tanti anni, i Cambogiani hanno vissuto il fatto di lavorare con uno straniero, come un’opportunità imperdibile. Probabilmente in provincia resta ancora cosi’, ma la capitale sta veramente diventando ostile. Chiarissimi atteggiamenti che rasentano il razzismo e l’insofferenza verso gli stranieri, soprattutto quelli western, sono all’ordine del giorno.

Che ci sia sempre stata una vena, non visibile ad occhio nudo, di rancore e astio verso i barang, purtroppo e’ una realta’ in tutto il Sud Est Asiatico. La Cambogia e’ sempre stata primo della lista, in termini di accettazione e relazione con gli stranieri, ma con l’impatto covid, molte cose sono cambiate o stanno cambiando…

  1. Vantaggi e svantaggi di una forza lavorativa prevalentemente sotto i 30
    Per quelli di voi che hanno studiato la storia locale, e’ chiaro che quello che e’ accaduto nel ventennio tra il 1975 e il 1995, ha fatto sì che la generazione dai 30 ai 50 sia ridotta al minimo delle risorse presenti. Soprattutto il range 40-50, e’ estremamente colpito. Da questo, il fatto che – volente o nolente – si impieghino come manager e direttori, profili giovanissimi, ovviamente privi dell’esperienza e della maturita’ che sarebbero invece necessari. Senza menzionare il fatto che le università locali, non sono esattamente allineate con le esigenze degli ambienti di lavoro, salvo accounting e financial dove si possono trovare profili qualificati. Per il resto, purtroppo, il livello dell’educazione, mediamente lascia abbastanza a desiderare.
    Non per giustificare gli atteggiamenti presuntiosi e supponenti che spesso si susseguono, ma per far capire la situazione, e’ corretto dire, che crescere senza effettivi punti di riferimento professionali piu’ adulti, implica, da un lato, una sbagliatissima percezione dell’eta’ nel lavoro e, dall’altro, poca autostima e incertezze psicologiche, spesso nascoste proprio dietro mancanza di rispetto e mancanza di coesione.

    Generalmente in Cambogia, l’eta’ e’ percepita in modo estremamente diverso che da noi. Qui spesso oltre il 26 anni, sei considerato vecchio. Figuriamoci a 40! Mentre noi Italiani siamo appena dei ragazzi adulti, spesso fino ai nostri 60, per loro siamo quasi anziani. In breve: quasi non esistendo questo range di eta’ di professionisti, quelli di noi che ci si trovano, sono visti come degli animali rari… Col vantaggio di essere molto appetibili in diversi settori a livello di management e senior management, ma con non pochi conflitti da risolvere con i lavoratori piu’ giovani. Piu’ che altro, come stiamo cercando di far arrivare con questo articolo, dovrete sforzarvi di capire i meccanismi locali, che non sono dei piu’ semplici e portano spesso i giovani Cambogiani, ad assumere atteggiamenti di grande arroganza, dietro i quali si nascondono le paure e le insicurezze che vi stiamo raccontando e che spesso inducono ad abusi di potere e forme di bullismo negli ambienti di lavoro, che possono diventare fastidiosissimi e limitanti. Infatti, se vi permettono di costruire il vostro team da zero, o se vi chiedono di lavorare con team pre esistenti, lo scenario cambierà completamente. Orecchie su, entrando in qualsiasi azienda, in cui il personale fosse solo locale e non vi dessero margine di assunzione (almeno parziale) di membri sotto vostra selezione e responsabilita’ diretta.

  1. Cosa ha generato l’impatto economico covid
    Prima, lavorare con uno straniero, era visto come un arricchimento professionale. Oggi, nella maggior parte dei casi, siamo visti come competitor. E purtroppo, e’ un popolo con la tendenza a pensare di sapere tutto dopo poco apprendimento, quindi ci sono molti conflitti psicologici ed emotivi, che nascono dall’inevitabile confronto con persone con reale esperienza. Se poi sono anche stranieri, ecco che scattano meccanismi ancora piu’ complessi, sulla base dei quali, molti locali non vogliono assolutamente far vedere di sapere o valere meno. Quindi invece di vivere l’esperienza del contesto culturale misto, come una grande opportunità di crescita, molti locali soffrono in silenzio la vostra presenza, nel terrore del confronto. Questo rischio e’ latente in qualsiasi azienda privata, dove la leadership non abbia provveduto a fare del serio coaching. Sia chiaro che questi rischi esistono, anche se voi siete in massima buona fede e super amichevoli. E’ qualcosa di radicato nella psicologia locale, molto difficile da risolvere e spesso anche molto complesso da capire fino in fondo.
    L’impatto economico covid, durante e dopo, fa capo al fatto che ci sono meno aziende, meno posti di lavoro, tendenza a ridurre gli stipendi raddoppiando o triplicando le tasks.
    Si e’ inoltre creata una visibile sorta di faida delle HR: se il vostro CV, anche se interessantissimo, arriva nelle mani di HR locali, 98% dei casi, al massimo sara’ scopiazzato per qualche loro amic* che devono infilare… Brutto da leggere ma e’ la verità. Senza parlare del fatto che, parlando di marketing, purtroppo vivono nell’utopia che loro lo sanno fare meglio, specialmente ora che il target della maggior parte delle ditte, e’ creare vendite nella comunità locale. Come se il fatto di parlare Cambogiano, fosse il fulcro del risultato: ma senza nozione di causa di come costruire un bel copy, come strutturare un layout potente, come gestire seriamente i feedback online trasformandoli in vendite, come variare i contenuti postati tenendo i visitatori ben coinvolti, sfortunatamente i risultati sono spesso molto scarsi.  Lo dimostrano i budget in PPCs che tutte le agenzie e marketer locali chiedono di investire: cifre letteralmente folli su sponsorizzate e boosting, ma supportare da contenuti banali, spesso senza origialita’. La creatività infatti, resta un gap da risolvere in tutti i settori in cui e’ necessaria.

  2. Capire i touching points per i locali in carriera

    Dovete capire che in Cambogia, il ruolo sulla carta e’ quasi più importante dello stipendio. Anche se il paese sta correndo alla velocità della luce per migliorare tutto questo, c’e’ ancora una certa tendenza all’abuso di potere e a non essere trasparenti. Quindi se incontri la/il giovane Cambogiana/o che cerca di “scoattare” con te perche’ si sente di meno o e’ gelos* delle tue capacita’ e della considerazione che i capi hanno per te (film che sono scritti e prendono vita quasi sempre solo nella loro testa) e vuole dimostrarti con chi hai a che fare, niente di cui preoccuparsi… Tutto nella norma. Abbiamo notato, raccogliendo testimonianze da uomini e donne Italiani che lavorano in Cambogia, che questi episodi di abuso di potere e forme di bullismo o geopardizzazione dei progetti, tendono a verificarsi piu’ spesso, tra persone dello stesso sesso. Gli uomini segnalano maggiori problemi con colleghi locali maschi e le donne maggiori problemi con college locali femmine. Mentre i rapporti tra colleghi misti, anche pur sempre con delle difficoltà che possono venire da scarsa comunicazione e incapacita’ di gestire il confronto, sembrano andare molto meglio. Purtroppo, negli ultimi mesi, il numero di lavoratrici donne che hanno segnalato questo tipo di difficolta’, contattandoci per chiedere consigli, e’ stato nettamente maggiore degli uomini.
  3. Comportamenti comuni negli ambienti di lavoro
    Storicamente, nascondono gli errori, si coprono in tutti i modi, tendono ad accusare i colleghi stranieri e se scoperti possono avere comportamenti aggressivi, geopardizzano il lavoro dei manager o colleghi stranieri, per farli sfigurare e mettersi in mostra. No, amic* NGO: voi raramente vedrete questo coi vostri occhi. Con voi fanno vedere solo il bello del paese. O almeno ce la mettono tutta.
  1. Errori comuni del management straniero
    Per tenersi buono il personale locale, capita che i manager stranieri, tendano a fargli fare quello che vogliono senza regole comportamentali e KPIs. Spesso, proprio per non vedersi tagliati fuori o geopardizzati, sono proprio i manager stranieri a “imboscare” alla leadership gli errori del team locale. Questo capita specialmente in quegli ambienti di lavoro, dove ci sono tanti locali e a capo un solo manager o direttore straniero.
    Per questo, le aziende veramente smart, assumono donne in posizioni di direzione, in quanto gli uomini tendono a essere piu’ “corruttibili” e soprattutto a creare degli ambienti tossici, installando relazioni preferenziali (le protégés in carriera – Dio ce ne scampi! – possono diventare un vero nightmare!).
    Ovviamente e’ sbagliato, ma e’ anche comprensibile, se avete metabolizzato quanto spiegato nelle righe precedenti.

  2. Mind set sbagliati e a cui fare molta attenzioneQuante volte abbiamo sentito dire ai nostri anziani: “I giovani di oggi pensano di sapere tutto”. Insomma, e’ sicuramente un piccolo pezzo di storia che si ripete.
    Qui, come abbiamo gia’ detto, sbagliare e’ sbagliato. Cioe’ c’e’ la tendenza a volersi sempre far vedere perfetti. Una tendenza che non fa vivere una bella vita, se ci pensate un attimo. Da questo le numerose frustrazioni, per cui difficilmente accettano commenti sul proprio lavoro. Capace che, intervenendo con educazione su qualcosa di sbagliato che vedete, la stessa persona – offesa – non venga più a lavorare. Complesso da spiegare in poche battute. Si tratta di assenza quasi totale di critical thinking e mancanza di predisposizione al confronto con gli altri, da cui frequenti sentimenti di astio e disappunto, se qualcuno con maggiore esperienza, cerca di migliorarne la performance.
  3. Come selezionare le Aziende con cui lavorareQuesto vi servira’ per una prima scrematura.a. Osservate se nella posizione per cui vi stanno assumendo, c’è stato un significativo turn over negli ultimi 16/24 mesi: chiedere sempre chi ha lavorato prima di voi, quanti cambi negli ultimi due anni e ragioni delle dimissioni.
    b. Senior management costituito da donne e uomini locali e stranieri.
    c. Personale generale di nazionalità miste. Numero proporzionato di uomini e donne (se sono prevalentemente donne, con a capo direzione solo maschile, state attenti).
    d. In azienda non forniscono materiali con cui lavorare (Pc, monitor, tastiera, mouse, un mobile per il management o per chi si occupa di sales, se non comprano nemmeno l’ABC – evitare se possibile).
    e. Siete assunti con ruoli di senior management – management ma non vi danno assegnazioni adeguate. Tendono a lasciarvi li’ a vegetare e non vi danno accesso completo ai progetti in corso. Caso molto comune: potrebbero solo voler usare la vostra presenza, per salvarsi la faccia con clienti con cui hanno “toppato” e devono recuperare, oppure potrebbero dover dimostrare a investitori vari, che hanno il personale adeguato per prendere appalti e finanziamenti. In entrambi i casi attenzione, perché sono posti di lavoro che potenzialmente vi lasceranno a casa, dopo aver ottenuto quello che gli serve.
    f. Vi assumono in posizione di management o direzione ma non vi assegnano un team: possibile? Si’, in Cambogia e’ molto comune. Da noi si chiama sfruttamento delle maestranze, qui e’ tutto normale.
    g. I vostri KPIs e Job Description (JD) non sono ben definiti o includono piu’ di due ruoli in termini di responsabilita’. Oppure quello che c’e’ scritto nel vostro JD e KPIs e’ molto diverso da quello che vi chiedono di fare ogni giorno.
    h. Le ore di lavoro settimanali non sono specificate bene.
    i. Chiedono al management di fare OTs non pagati e anche di lavorare il Sabato. Mediamente in Cambogia si lavora 48 ore a settimana, ma stanno uniformando a 40 ore quasi tutti gli uffici.
    Bisogna dire che i locali tenderebbero a lavorare molto piano, con molte pause e con molte distrazioni e per questo 48 ore non sono tante… Ma con il cambio di lavori e richieste associati alla digital economy, soprattutto per i profili a cui sono richieste prestazioni di alto impatto, le aziende spesso approvano 40 ore settimanali.
    Prima di tutto, capendo che senza abbastanza tempo libero, le risorse tendono al burn-out veloce, e secondo per migliorare la performance e la creativita’. Tante ore non vuol dire tanto risultato, anzi spesso a tante ore di lavoro, si associano piu’ errori e meno qualita’ dell’output.

Come fare per risolvere questa serie di problemi?

– Puntare sul mentoring, premiare lo sviluppo professionale e la trasparenza. Insegnare che l’errore e’ normale, e prendere atto dell’errore come team, ammettendo e risolvendo il problema, e’ il migliore atteggiamento professionale che si possa avere nei confronti della ditta. Mentre nascondere, corrisponde a mancanza di manturita’.
– Non lasciare manager stranieri da soli a capo di team locali e invece costruire un team di management misto e possibilmente scegliere Cambogiani che provengano da world-class universities, facendo attenzione di scegliere profili che abbiano un livello di Inglese corretto per essere assunt* in quella posizione (per un manager, il livello minimo richiesto, dovrebbe essere B2-C1)
–  Se siete titolari o direttori: assicurarsi che il numero di uomini e donne negli ambienti di lavoro sia proporzionale

 

 

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